Prima visita audioprotesica: cosa aspettarsi?

Prima visita audioprotesica: cosa aspettarsi?

Ci sono dei piccoli segnali che, nella nostra quotidianità, ci forniscono messaggi importanti che ci dicono che ci potrebbe essere qualcosa che non è più come prima, e come dovrebbe. 

Pensiamo a tutte le volte in cui il volume della televisione sembra essere troppo basso, oppure le conversazioni iniziano a diventare faticose da seguire, o, ancora,a quanto siano diventati fastidiosi quei fischi che si sentono nelle orecchie.

Spesso, però, non si tratta di semplici disturbi temporanei, ma di campanelli d’allarme che possono dirci molto più di quanto potrebbe sembrare; potrebbero essere, infatti, i primi campanelli di allarme di un calo di udito.

Quali sono le situazioni che è importante che non vengano ignorate? Vediamole insieme:

  • difficoltà a capire le parole quando ci si trova in ambienti rumorosi
  • tendenza a chiedere agli altri di ripetere
  • necessità di alzare il volume di radio e televisione
  • frequente esposizione a rumori forti

Se poi a questi campanelli di allarme si aggiunge anche un’età superiore ai 55 anni o una familiarità con i problemi uditivi, ecco che allora diventa necessario sottoporsi ad una prima visita audioprotesica.

Veloce, semplice e indolore: ecco come è una visita audioprotesica

Scopriamo ora che cosa avviene durante una prima visita audioprotesica. Il percorso inizia con un breve colloquio conoscitivo, durante il quale il professionista raccoglie informazioni sullo stile di vita, sulla storia clinica e sui sintomi percepiti dal paziente; si tratta di un momento fondamentale per personalizzare il percorso di valutazione.

Dopo la fase dell’accoglienza e dell’anamnesi si procede poi con il test dell’udito, in cui il paziente viene accompagnato in una cabina silenziosa, dove indossa le cuffie attraverso cui vengono trasmessi suoni di diversa frequenza e intensità. Compito del paziente sarà semplicemente indicare quando percepisce i suoni che gli vengono proposti. Si tratta di un test rapido e assolutamente indolore.

Al termine, vengono presentati i risultati: con il paziente viene condiviso un audiogramma, un grafico che mostra la soglia uditiva che è stata raggiunta per ciascun orecchio. Il professionista ha il compito essenziale di spiegare in modo chiaro e comprensibile se il risultato, e quindi il livello uditivo, che sono stati ottenuti sono nella norma o se sono presenti i primi segnali di perdita uditiva.

Se risulta quindi necessario, il professionista offrirà al paziente indicazioni relative alla necessità di compiere passi ulteriori, come potrebbe essere l’adozione di un apparecchio acustico: la consulenza precisa e puntuale e le competenze di un audioprotesista esperto possono permettere al paziente di adottare una soluzione tecnologicamente avanzata, efficace e discreta.

Coma abbiamo visto, quindi, la prima visita audioprotesica rappresenta un momento fondamentale per iniziare a prendersi cura dell’udito, il senso che ci permette di vivere una vita piena di persone, di relazioni, di suoni

Contattaci subito per prenotare la tua prima visita audioprotesica.

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